‘’Che livello pazzesco! Ma nemmeno a certi gala pro si vedono dei match così combattuti’’.
Questa in sintesi la frase che più volte veniva ripetuta dai maestri e promoter presenti a Rimini Wellness alla fine del torneo Superfighter by Leone 1947. Ma andiamo con ordine.
ANTEFATTO E RETROSCENA.
Il torneo ad eliminazione diretta Superfighter è una idea integralmente partorita dalla testa dei titolari dell’azienda italiana di articoli per gli sport da combattimento Daniele e Cristina Leone.
L’idea è molto semplice e come spesso succede la semplicità sta alla base del successo e della genialità di un evento.
L’obiettivo era di creare un terreno neutro in cui si potessero confrontare i migliori fighters italiani con esperienza da neo Pro o Pro non titolati a livello internazionale per stabilire chi fosse il migliore nei -60kg, -65kg, -70kg, le categorie più ricercate dai promoters italiani ed esteri.
Le finali poi sarebbero disputate a OKTAGON TSUNAMI per dar luce ai finalisti in un contesto Top Level come è l’evento che guida il movimento dei gala PRO italiani dal 1996.
La novità era ed è che il torneo è open, cioè aperto a tutte le federazioni italiane.
TUTTE TRANNE UNA.
Purtroppo una federazione non aderirà al progetto nonostante gli sforzi di Daniele Leone per coinvolgerli.
Anche io pensavo che una volta sarebbe stato interessante per tutti far confrontare i nostri atleti sul ring comune della Leone 1947.
Purtroppo così non è stato e quindi spazio ovviamente ai ragazzi di FIGHT1 ed agli atleti di Franco e Alessandro Piavani nonché alcuni indipendenti.
Il risultato è stato comunque davvero notevole.
DALLA VALLE D’AOSTA ALLA SICILIA.
Alla guida del matchmaking Francesco Migliaccio, autentica bibbia e guida del fighting Italiano ed internazionale, che ha personalmente selezionato i migliori atleti che hanno risposto alla chiamata fatta da me con un video che, tra l’altro , ha registrato un grandissimo numero di visualizzazioni manco fosse un video di Mattia Faraoni… Si componeva così la griglia con anche tre riserve previste per ogni evenienza.
LE TESTE DI SERIE.
In ogni categoria venivano indicati gli atleti secondo un ranking che partiva dal più forte (analisi fatta sui match recenti) fino al meno esperto.
Poi al n°1 veniva opposto il n°8 al n°2 il n°7 e così via seguendo il sistema storico del K-1 originale.
SURVIVOR’S RULE E EXTRA ROUND.
Come nel K-1 Giapponese in caso di forfait del vincitore di una qualificazione si poteva prendere uno dei perdenti, mentre in caso di parità scatta l’extra round.
IL PESO.
Che emozione vedere i nostri giovani affluire a Rimini con negli occhi la speranza di arrivare a OKTAGON TSUNAMI.
Senza l’iniziativa di Superfighter by Leone 1947 non sarebbe mai stato possibile.
Infatti, quale promoter può rischiare per un Gala PRO internazionale TOP Level di prendere un neo classe A di 18-19 anni?
I match li potete vedere sulla pagina youtube di Superfighter per cui io qui citerò solo chi e cosa mi è piaciuto del torneo. Intanto l’entusiasmo era alle stelle…nei PRO acclarati non esiste più perché sono freddi e misurati nei loro gesti. I neo Pro invece erano così felici di essere lì che già al face to face si abbracciavano come se avessero finito il torneo e nessuna brutta faccia o peggio si vedeva al peso ufficiale.
I QUARTI DI FINALE.
Inutile dire che tranne un caso tutti i favoriti del torneo hanno passato il primo turno a dimostrazione che l’analisi fatta del loro valore era corretta. Solo l’underdog Valdostano Simone Musmeci passava il turno battendo di misura l’ottimo lombardo Abdo Toma nei -65 kg. Nota di merito per lo sconfitto Redjan Tafani che contro Alessandro Farina disputava un match da antologia nei -65 kg.
Poi il giovane Stanislav D’Ascanio, figlio d’arte del prof. Ruggero, faceva alzare in piedi il pubblico che si spellava le mani per applaudire il suo match contro Nuriel Cauli, il veterano del torneo. Vinceva Cauli ma solo per la minor esperienza di Stanislav che a soli 19 anni da compiere era tra gli eliminati il più promettente.
Libero Scarcello poi nei 70kg era sfortunato e per ferita doveva lasciare il posto al fortissimo toscano Davide Lombardi.
Vittoria di misura poi nei -60 kg di Nabil Tassa contro il fortissimo pugliese Abdelkebir Said che perdeva di misura a maggioranza un match davvero sul filo del rasoio che forse un extra round lo avrebbe meritato.
SEMIFINALI DA CAPOGIRO
Se nei quarti le mazzate tribali non sono mancate, nelle semifinali agonismo e grinta sono state le dominanti.
Nessuno voleva perdere OKTAGON TSUNAMI a Roma ed ecco quindi che nessuno si è ritirato, malgrado gli acciacchi, e nessuno ha mai mollato di lottare, anche se in difficoltà.
In realtà tutti i match sono restati in bilico a lungo prima dell’ultimo round.
-70KG LA CATEGORIA REGINA
È notoriamente la categoria da cui traiamo i fighter per l’Asia e per cui quest’anno è stata la volta di Taras Hnatchuk e Lorenzo Di Vara, Rispettivamente al K1 World Max a Tokyo ed a One Championship a Bangkok.
Qui il leader di categoria è Riccardo Allena, figlio d’arte di Michelina Giagnotti già mondiale Wako di full negli anni 90, che batte un gran Davide Lombardi che a me personalmente piace da matti.
Nell’altra poule é Antonio Mosca, nuovamente figlio d’arte, che batte, con gran fatica però, Charafeddine Mani, atleta del Team Red Wolf Trentino che ha dimostrato di essere a livello dei migliori.
-65KG: IL GIOCO SI FA DURO.
Qui il leader di categoria è stato Alessandro Farina che batteva Sanguineri all’unanimità dimostrandosi ora maturo per avventure più grandi. Ricordiamo il suo excursus: campione classe A ai Nazionali di Fight1 2023 poi ai mondiali ISKA in Germania e ancora attivo nei gala PRO italiani, è l’uomo da battere nella categoria.
L’altro finalista è la matricola del torneo, Simone Musumeci che carico a molla per la sua vittoria del giorno precedente si impone su Nuriel Cauli che comunque era ben segnato dalla battaglia del giorno prima. Onore a Simone che marcava la differenza contro ogni aspettativa degli addetti ai lavori.
-60KG: PECCATO DOVER SCEGLIERE.
Onestamente in questa categoria ho visto i match tra i più interessanti per i promoters.
Che dire di Nabil Tassa che viene battuto dal siciliano Tommaso Spampinato, quasi azzoppato nei quarti, che risorgeva in semifinale e confermava il suo posto nel ranking di n° 1. L’altra semifinale si disputava fino all’extra round. Qua bisogna spendere due due parole sul match che é stato, per me, uno dei più intensi del torneo anche se molto nervoso a tratti con spinte e proiezioni che non hanno aiutato chi le faceva nel punteggio finale perché hanno “sporcato” la sua ottima performance.
Mi riferisco al match di Adam Stroppa, guerriero d’acciaio, contro l’outsider Fabio Zeccola, l’unico finalista che non era di provenienza FIGHT1 come Stroppa che é allievo del maestro Jordan Valdinocci.
Il match era davvero nervoso con alcune asperità da parte di Stroppa, ma restava sul filo di lana fino alla fine del terzo round, dove i giudici richiedevano l’extra round.
Al netto di ogni giudizio che poteva indicare un giudizio diverso nei primi tre round, al quarto prevaleva Zeccola che si aggiudicava il match ed entrava ad OKTAGON TSUNAMI sul filo di lana, cosa che ovviamente lasciava l’amaro in bocca al team di Stroppa. Al netto del torneo che va avanti, certo un rematch tra i due sulla distanza dei 5 round per il titolo italiano PRO sarebbe una chicca per ogni promoter al nord d’italia visto il livello dei due e soprattutto il loro seguito.
Lo segnalo ai promoters per i loro prossimi GALA PRO.
LE FINALI A ROMA
Sabato 29 giugno ad OKTAGON TSUNAMI aprirà le danze quindi con i seguenti match:
Kickboxing Fight Code Rules Pro 70kg
Riccardo Allena [Olimpo Academy – Piemonte] vs Antonio Mosca [San Shou Thai – Campania]
Kickboxing Fight Code Rules Pro 65kg
Alessandro Farina [Team Farina Sporting Center – Campania] vs Simone Musmeci [Fighting Club Valle D’Aosta]
Kickboxing Fight Code Rules Pro 60kg
Tommaso Spampinato [16 Corde club – Sicilia] vs Fabio Zeccola [Fighter’s Heaven – Piemonte]
IL FUTURO DI SUPERFIGHTER
Questo torneo ha tutte le caratteristiche per diventare il torneo di riferimento in italia per tutti i migliori kickboxers di queste tre categorie. La speranza è che alla fine anche chi non ha aderito capisca il valore e l’interesse per i propri atleti e non voglia perderli, perché é ovvio che se, come sarà, oltre alla partecipazione al gala di riferimento per tutti ed alla sponsorizzazione di Leone Sport, ci dovessero essere ulteriori porte che si aprono per i 3 vincitori è chiaro che, con o senza il permesso, tutti i migliori atleti italiani aderiranno al progetto che, lo ripetiamo, è attualmente dell’azienda Leone 1947 e non di una federazione.
GRAZIE A TUTTI.
Ringrazio di sicuro la famiglia Leone per aver vestito per una volta i panni di promoters con il mitologico Rinaldo Rinaldi, Marco Franza per la gestione del torneo, Francesco Migliaccio per il matchmaking e la supervisione, Franco Scorrano e Alessandro Piavani per aver concesso ai propri atleti di partecipare, a Alessandra Vassalli e Martina Vellini per la gestione atleti e logistica di gara, Elena Russu per l’assistenza bordo ring, gli ufficiali di gara Francesco Pellegrino, Alfredo Zica, Salvatore Zuppa e Gabriele Mocciaro. Grazie anche ai tanti ci hanno seguito sui social e in diretta sulla pagina YouTube di Superfighter, siete stati così tanti che ancora non ci capacitiamo.
Arrivederci a Roma