È di ieri la notizia, tratta dal sito del CONI, del ricorso intentato da Fight 1 contro F.I.KB.M.S. per annullare lo statuto della F.I.KB.M.S. approvato dalla Giunta Nazionale del CONI il 18 luglio 2017.
I FATTI.
Lo statuto F.I.KB.M.S. menziona come organismo internazionale di riferimento la Fisav (Federazione Internazionale di Savate riconosciuta da Sport Accord – AIMS) mentre tale riconoscimento è notoriamente in capo a Fight 1.
Ergo, Fight 1 ha intentato azione legale su più livelli . Uno e’ rivolta al Collegio di Garanzia dello sport, a sezioni unificate (quindi con procedimento d’urgenza) .
Sul sito del CONI riassunta la questione.
LA PAROLA A DI BLASI.
“La causa ha dei risvolti importanti – ha dichiarato Di Blasi, Presidente di Fight 1 – infatti l’intervento di un organismo così importante, che è addirittura sopra il CONI per i conteziosi che lo riguardano, indicano il livello di gravità della questione e gli effetti che avrebbe il disconoscere un atto che è alla base del riconoscimento della F.I.KB.M.S. come DSA stessa.
La eventuale vittoria giudiziale di Fight 1 prevederebbe per F.I.KB.M.S. il venir meno dei suoi presupposti di avere la savate tra le sue discipline consentendo a Fight 1 di ottenere il riconoscimento CONI per tale sport, ma soprattutto si aprirebbe la partita del riconoscimento dei danni maturati negli ultimi 5 anni e soprattutto quella dei contributi percepiti da F.I.KB.M.S. anche per la disciplina della Savate, nonché le eventuale relative responsabilità civili e penali.
In realtà ,qualora venisse riconosciuto il buon diritto di Fight 1, F.I.KB.M.S. vedrebbe , a rigor di logica , decadere il suo status di DSA con il conseguente sbandamento totale per il taglio dei fondi .
Il presidente di F.I.KB.M.S. ha una sola soluzione, in previsione del dramma in corso, cercare in qualunque modo di fare un accordo con i nostri colleghi di FIMT per ottenere il riconoscimento internazionale IFMA per puntellare una situazione che mai è stata così critica per lui.
Ma sarebbe una foglia di fico perché ,anche con il riconoscimento IFMA, uno statuto disconosciuto dal CONI resta sempre un impedimento oggettivo a mantenere lo status di DSA, non parliamo poi a prendere contributi dallo Stato….
Immaginate poi l’imbarazzo per il presidente di F.I.KB.M.S. a spiegare alle federazioni internazionali di riferimento l’eventuale sentenza di condanna del collegio di garanzia ed ai propri associati il perché i contributi coni non arrivino più ….
Come dico spesso, la giustizia è lenta ma arriva sempre, e ora è arrivata la resa dei conti”.
Con queste parole, si chiude per il momento la questione, in attesa di vedere se le due ulteriori previsioni di Di Blasi: annullamento dello statuto e corsa del presidente di F.I.KB.M.S. a cercare A QUALUNQUE COSTO il sostegno di IFMA si realizzeranno.