IL RITORNO DI OKTAGON, ANATOMIA DI UNA LEGGENDA.

Di Gianmario Girasole

Grande attesa al PalaRuffini di Torino per il ritorno di Oktagon, autentica “leggenda” degli sport da ring e musa ispiratrice per i più grandi galà internazionali della storia di questi sport.

Devo dire che nella magica serata torinese mi è capitato di sentire decine di persone che continuavano a ripetere quanto fosse stato atteso e soprattutto necessario il ritorno di un simile spettacolo, a riprova del consolidato affetto e legame degli appassionati con questo fulgido happening degli sport da combattimento.

Quindi sabato sera è stata una grande vittoria, ma vediamo in particolare per chi: innanzitutto ha vinto il suo creatore e ideatore Carlo Di Blasi, che ha visto il sold out del Palazzetto gremito all’inverosimile da un pubblico di circa 4500 spettatori e ha toccato con mano come la sua creatura rappresenti sempre un prodotto d.o.c., la cui fiducia da parte degli appassionati rimane inalterata.

Ha vinto il pubblico e pure lo spettacolo, con emozioni a raffica e momenti di grande pathos sportivo e non solo, fra cui voglio rammentare il ricordo di un grande atleta e sportivo come Iuri Lapicus, giustamente celebrato nella serata in maniera adeguata.

Ma ha vinto soprattutto lo sport, che ha confermato come Fight1 privilegi lo spettacolo ma anche i valori veri di queste discipline, e ne fanno testo i tre campioni chiamati a sfidare gli atleti di casa nei match valevoli per i titoli mondiali ISKA, il tutto all’insegna dei valori di sportività e merito e non, come purtroppo a volte vediamo altrove, i facili entusiasmi dettati da vittorie preventivate con avversari “comodi” che creano campioni che non si confrontano mai con veri avversari di livello.

Ma vediamo nei particolari come è andata sul ring.

FARAONI E QUEL CALCIO ALLA “CHUCK NORRIS”

Mattia Faraoni, campione in carica e detentore del titolo mondiale ISKA Oriental Rules della categoria dei 95 kg, affrontava un mito del ring come il rumeno Bogdan Stoica, attualmente nel rooster di Glory e già pluricampione del circuito romeno Superkombat.

L’attesa è palpabile, e il pubblico si scatena con l’ingresso sul ring dei due avversari, che possono contare sui propri sostenitori chiassosi ma divertenti, autentica manna per un evento come Oktagon.

Il primo round inizia con cautela da parte dei due ma poi il livello cresce e soprattutto Stoica si fa notare per la potenza dei suoi colpi di braccia; Faraoni si difende con ordine e replica con alcuni ficcanti low kick.

Nella seconda ripresa il match si accende e i decibel del Palazzetto superano i limiti di guardia.

Tutto nasce da un’azione in cui i due rotolano sul tappeto e Stoica fa temere per un colpo a una gamba, rimasta sotto il corpo del suo avversario.

Il medico però dice che il rumeno può continuare e qui una scintilla accende il palazzetto: Faraoni colpisce il suo avversario con un bellissimo calcio girato alla gamba, provocandone il conteggio e il crollo sul tappeto. Stoica si rialza e prosegue ma Faraoni volteggia ancora e un calcio girato alla testa mette nuovamente Bogdan al tappeto.

Stoica accusa il colpo e nonostante un tentativo di riprendere il match si gira e fa cenno all’arbitro di non voler più proseguire, decretando la vittoria di Faraoni per abbandono, fra il tripudio del pubblico.

FLUMERI PERDE CON ONORE CONTRO TERADA: IL PIU’ BEL MATCH DELLA SERATA!

Altro main event era costituito dal titolo mondiale ISKA Oriental Rules della categoria dei 59 kg, in cui Mirko Flumeri affrontava il giapponese Terada, fortissimo avversario già grande protagonista del K 1 giapponese.

Il match parte subito forte con Flumeri che attacca ma il suo avversario si dimostra immediatamente di ottimo livello, e inizia una graduale opera di distruzione colpendo ripetutamente la gamba di Mirko e causandone un livido vistoso.

Flumeri da parte sua si batte con grande coraggio, virtù che già nel passato abbiamo avuto modo di apprezzare in questo ragazzo, ma il giapponese è un’autentica macchina che produce colpi su colpi, purtroppo per Mirko devastanti e ficcanti.

Dopo tre riprese su questa falsariga, inizia il quarto e decisivo round; Flumeri capisce che per ottenere questa vittoria deve cercare la soluzione prima del limite e si butta all’attacco, trovando in più di una occasione il varco per i suoi pugni, ma Terada è spietato nel continuare a ferire la gamba del suo avversario, e lo porta al k.o. dopo l’ennesima combinazione di low kick.

Il pubblico, abituato all’altissimo livello tecnico di Oktagon, tributa i giusti onori a Terada ma riconosce anche i meriti di Flumeri e ne premia il grande coraggio con scroscianti applausi.

PETRISOR CONQUISTA IL TITOLO CON LA POTENZA DEI SUOI COLPI

Il terzo e ultimo match valevole per il titolo mondiale ISKA di Oriental Rules della categoria dei 70 kg, vedeva opposti il formidabile Taras “Baba Yaga” Hnatchuk e il forte rumeno Petrisor.

Diciamo la verità, la maggior parte degli addetti ai lavori pronosticava la vittoria prima del limite di Taras, fisico scultoreo e colpi devastanti, ma come dice un celebre proverbio, non bisogna mai fare i conti senza l’oste, soprattutto quando l’oste è campione d’Europa ISKA.

Il match inizia e Taras appare stranamente sulla difensiva, quasi a cercar di capire come mettere a frutto la sua grande potenza.

Petrisor dal canto suo gode di una grande esperienza e cerca di metterla a frutto attaccando il suo avversario e, a metà del primo round, lo colpisce con un mortifero colpo che manda al tappeto il suo avversario.

L’arbitro conta Hnatchuk e all’otto il match è pronto a ripartire; per circa una quarantina di secondi Taras dà l’idea di essersi ripreso e cerca di impensierire Petrisor, che invece lo aspetta e alla prima buona occasione lo colpisce nuovamente con un colpo di braccia micidiale.

Hnatchuk stavolta non si rialza e il rumeno vince con merito la sua cintura mondiale.

LA FURIA DI FARCAS NON PERDONA

Yuri Farcas, già grande protagonista a Road to One Championship, affrontava un avversario tosto come il rumeno Matei; il match inizia e Farcas parte come un carro armato contro il suo avversario che cerca di replicare.

E’ un primo round da scintille e, come dice Carlo Di Blasi, di mazzate tribali, in cui Farcas attacca Matei e lo fa contare una prima volta.

Il match riprende ma il pubblico, che fa un tifo indiavolato per Yuri, capisce che la fine è vicina e infatti Farcas inquadra perfettamente il suo competitor e lo manda al tappeto, stavolta in maniera definitiva e senza appello.

 È un tripudio di applausi e cori per il vincitore che si gode il meritato riconoscimento del suo pubblico, e pensa già al prossimo appuntamento di prestigio che vorrà risolvere a modo suo, ovvero con grinta e potenza devastante.

LA STELLA DI GENNUSO CONTINUA A BRILLARE

Altro protagonista molto atteso su questo ring era il giovane astro nascente della Muay thai Giuseppe Gennuso, plasmato e seguito da Bruno Botindari, che affrontava un avversario molto forte, ossia il colombiano Londono.

Match aspro con tre riprese fatte di clinch e colpi di gomito e ginocchio che esaltavano il pubblico che ama questa nobile arte malese, e che mantenevano il match in una situazione di incertezza, seppur Gennuso vantasse da parte sua un numero maggiore di colpi portati a segno.

Nella terza ripresa c’era l’epilogo, a seguito di una precisa combinazione di Gennuso col gomito che apriva una vistosa ferita sul volto del colombiano e costringeva il medico a decretare lo stop, con l’esultanza di Gennuso per questa ennesima vittoria che allunga la striscia dei suoi successi in maniera rilevante.

GUIDERDONE NON RIESCE NELL’IMPRESA

Molta attesa anche per Cristian Guiderdone, fighter molto amato da queste parti e non solo, proprio per le sue qualità tecniche ma soprattutto per la correttezza che lo ha sempre contraddistinto.

Il suo avversario, lo spagnolo di origine marocchina Bullalmaun, era molto rognoso e duro da affrontare, e infatti ha messo a dura prova il nostro fighter.

Il primo round mostra subito questa tendenza, con Guiderdone che non riesce a “trovare” il suo avversario che, a differenza dell’italiano, lo colpisce con precisione e porta a casa la ripresa avendo messo vari colpi che hanno generato punti nei cartellini dei giudici.

La seconda ripresa vede Guiderdone reagire e rendersi finalmente pericoloso con alcuni potenti colpi di braccia, che lo portano a vincere questo round.

Il pubblico intuisce che l’ultimo atto del match sarà quello decisivo, e qui purtroppo per Guiderdone il suo opponente conduce una ripresa sulla falsariga della prima, portando a casa una meritata vittoria seppur di misura.

CAZACINSCHI E SCIORTINO SI CONFERMANO

Due confronti molto attesi per motivi differenti; nel match fra Cazacinschi e Andolina c’erano molta attesa e curiosità per vedere questo giovane fighter confermare le ottime impressioni destate nei match precedenti, vista la giovanissima età.

Invece per Ruben Sciortino si trattava di vedere quanto ancora fosse cresciuto il suo livello già molto alto e soprattutto godersi la sua Muay thai, fatta di tecniche deliziose e molto efficaci.

Cazacinschi conduce un match sempre all’attacco, d’altronde è il suo giovane carattere che lo porta ad attaccare sempre, e con Andolina non rischia mai conquistando sul velluto i primi due round e mostrandosi maturo nella gestione della terza e ultima ripresa, vinta anche questa controllando il suo avversario.

Ruben Sciortino affronta il senegalese Diop e il match assume subito i contorni dello spettacolo; Ruben attacca e mostra di essere di un livello superiore rispetto a Diop, che sicuramente crescerà però per ora non c’è niente da fare.

Nel secondo round l’epilogo con tre conteggi di cui l’ultimo determina la vittoria meritata di Ruben Sciortino, anche lui acclamato dal suo pubblico con vigorosi applausi.

VITTORIE PER ALLA E PALADIEV

Altri due protagonisti molto attesi per questa serata che confermano i pronostici; Alla affronta il ceco Kraft e dopo tre round di autentica battaglia ottiene la vittoria ai punti, mentre Paladiev se la deve vedere con il rumeno Aman, già autore di buone prove in precedenza.

Il match è molto disordinato, a volte capita che due atleti, per così dire, non si trovino sul ring e il risultato è uno scontro in cui non riescono a mettere a segno con efficacia le proprie tecniche.

Infatti, sono tre round di grande agonismo ma un po’ carenti sul piano della tecnica; la battaglia comunque alla fine premia Paladiev ai punti.

PARTENIE BATTE MUSMECI, MENTRE NELLE MMA VITTORIE DI CLEMENTE E MICELLI

Molto belli i match della lead card, con il confronto fra l’italiano Musmeci e il romeno Partenie e i due confronti dedicati alle MMA.

Musmeci conduce un buon primo round, anche se il suo avversario fa trasparire la sua pericolosità, che sfocia nella seconda ripresa in un primo atterramento dell’italiano e in un susseguente k.o. che porta Partenie alla vittoria.

Nelle MMA vittoria chiara del giovane e forte Micelli che sottomette con una mata leao il suo avversario serbo Mihajlovic nel primo round, mentre nel confronto fra Scolieri e Clemente vittoria meritata per quest’ultimo per intervento medico nel terzo round, dopo un buon match che ha regalato emozioni al pubblico.

TOTARO, VENUTO E SARACO INFIAMMANO LA PRECARD

Molto belli i tre match della precard; nel primo Totaro batte il forte Catagua con un k.o. all’ultimo istante del terzo round, dopo una bella prova sua e del suo avversario, che mostrano un’ottima Muay thai.

Vittoria di misura ai punti per Alessandro Venuto ai danni di Kevin Redruello dopo un incontro ricco di emozioni, mentre nell’ ultimo match fra Saraco e Allena affermazione sempre ai punti per Saraco, dopo un confronto molto emozionante e soprattutto tecnico e ricco di agonismo.

CALA IL SIPARIO SU UN EVENTO MEMORABILE

Si chiude quindi questo grande appuntamento con Oktagon, e sembra che non siano nemmeno passati quattro anni dall’ultimo galà.

È il segreto di un prodotto di grande e unica qualità, che non tradisce mai e che sembra aver proposto al pubblico questa domanda “Dove eravamo rimasti?”.

Ma più di questa domanda ora siamo in grado di dire dove andremo; di preciso non lo so ma conoscendo la storia di Oktagon e di chi l’ha fatta sono certo che la strada è tracciata e l’orizzonte sicuramente luminoso.

I RISULTATI

PRECARD

MT 70 kg Catagua (Italia) vs Totaro (Italia) vince Totaro per k.o 3° round

FCR 75 kg Venuto (Italia) vs Redruello (Italia) vince Venuto ai punti

FCR 70 kg Saraco (Italia) vs Allena (Italia) vince Saraco ai punti

LEAD CARD

MMA 68 kg Micelli (Italia) vs Mihajlovic (SRB) vince Micelli per submission 1° round

MMA 61,2 kg Clemente (Italia) vs Scolieri (Italia) vince Clemente per int. med. 3° round

FCR 67 kg Musmeci (Italia) vs Partenie (ROM) vince Partenie per k.o 2° round

FCR 63,5 kg Paladiev (UKR) vs Aman (ROM) vince Paladiev ai punti

MAIN CARD

MT 67 kg Sciortino (Italia) vs Diop (SEN) vince Sciortino per k.o 2° round

FCR 57 kg Cazacinschi (MDA/IT) vs Andolina (Italia) vince Cazacinschi ai punti

FCR 90 kg Alla (Italia) vs Kraft (CZ) vince Alla ai punti

MT 57 kg Gennuso (Italia) vs Londono (COL) vince Gennuso intervento medico 3° round

FCR 75 kg Guiderdone (Italia) vs Bullalmaun (MOR/ES) vince Bullalmaun ai punti

FCR 105 kg Farcas ((IT/ROM) vs Matei (ROM) vince Farcas per k.o.t 1° round

ISKA WORLD TITLE ORIENTAL RULES 70 kg Hnatchuk (UKR) vs Petrisor (ROM) vince Petrisor per k.o 1° round

ISKA WORLD TITLE ORIENTAL RULES 59 kg Flumeri (Italia) vs Terada (JPN) vince Terada per k.o 4° round

ISKA WORLD TITLE ORIENTAL RULES 95 kg Faraoni (Italia) vs Stoica (ROM) vince Faraoni per abbandono 2° round