EUROPEI GAMMA: L’ITALIA DELLE MMA TORNA SUL PODIO.

Un argento e un bronzo, sono le medaglie che la nazionale italiana Fight1 di MMA (Mixed Martial Arts), accompagnata dai CTN  Luca Della Rosa e Daniele Scarica e supportata dallo sponsor Floridia, ha conquistato in questo campionato europeo GAMMA a Kiev in Ucraina

5 ragazzi giovani ed educati, che sono stati all’altezza della situazione in ognuna delle loro prove, aldilà del risultato anche di chi tra loro è uscito al primo turno.

Torneo Europeo Amateurs impegnativo, che si è svolto in 5 giorni, di cui tre dedicati interamente alle competizioni, mentre i primi due al controllo del peso e idratazione corporea nonché ai corsi tenuti dall’agenzia internazionale antidoping ITA.

Avevano accesso alla nazionale solo coloro i quali si sono aggiudicati la medaglia d’oro nello scorso campionato nazionale unificato svoltosi a Giugno a Sesto San Giovanni.

Labellarte mette il turbo.

Il torneo per la nazionale italiana comincia su uno dei tre ring a cinque corde omologati GAMMA nel palazzetto dello sport di Kiev , con Francesco Labellarte, di Parma, che,  nei 65,8 kg,  incontra un forte atleta Turco. Il primo round lo vede in svantaggio, ma nel secondo, a seguito di un calcio girato non andato a segno, sfrutta un errore dell’avversario, e se lo trova tra le gambe e riesce a chiudere il match con un’efficace triangolo, passando così ai quarti di finale.

Galluccio e Ferrari in contemporanea .

Successivamente chiamano contemporaneamente al ring 1 e a al ring 2, Gabriele Galluccio e Alessandro Ferrari entrambi di Modena. Gabriele  contro l’atleta della nazionale Moldava,  non trova la giusta concentrazione, complice lo smarrimento di trovarsi  in un ring e non in una gabbia, nel quale portare avanti ciò che è una delle sue strategie migliori, il lavoro a parete. Si innervosisce e perde la concentrazione, così dopo un tentativo di proiezione, si trova invece sotto e subisce un ground and pound che lo porta allo stop e alla sconfitta. Il ragazzo, giovane e con un ottimo potenziale nella lotta e nella boxe, deve maturare, ma ha le carte per poter avere nuove occasioni.

Alessandro Ferrari, che doveva competere nei  61,2kg, arriva perfetto al peso ma fallisce i tre test di idratazione (le regole GAMMA sono quelle di ONE Championship in questo senso) e quindi viene passato alla categoria dei 65,8kg, che non gli appartiene. Nonostante ciò legge bene il match, e conduce vincendo il primo Round e portandosi in vantaggio il secondo, nonostante il suo avversario per ben tre volte lo colpisca duramente ai genitali (colpo proibito). Dopo gli stop di recupero, è innervosito per le scorrettezze, commette un errore di cui l’atleta turco approfitta, lo porta a terra in ground and pound, e nel tentativo di Alessandro di liberarsi, riesce a prendergli la schiena e lo finalizza in mata leao.

Domen incontenibile si impone.

Tocca quindi nei -93kg all’atleta Domen Vergles, di Trieste, che incontra un forte lottatore polacco. Domen riesce a contenere l’avversario e a non fare il suo gioco, e ad un certo punto sfrutta a suo favore un’azione del suo avversario e lo finisce in ground and pound selvaggio conquistando la semifinale.

Scandalo sul ring: Taki squalificato .

Tocca poi all’atleta marocchino, naturalizzato italiano a Padova, Mehdi Taki, che incontra nei quarti di finale l’atleta della Repubblica Ceca che poi vincerà  i due successivi match aggiudicandosi il titolo europeo. Mehdi lo pressa da subito e si dimostra superiore sia nelle fasi di striking che nelle fasi di lotta. Durante una fase di proiezione, battendo il naso sull’avversario, comincia a perdere sangue, e l’arbitro ferma il match decretandone la fine, senza permetterci neanche di verificare la cosa direttamente o con il medico che erroneamente non viene consultato come prevede il regolamento sanitario di GAMMA .

Avremmo potuto ricorrere, anche perché Mehdi  dominava , non aveva preso nemmeno un colpo e soprattutto non sanguinava nemmeno copiosamente come le immagini video confermano, ma , durante le fasi di spiegazione con L arbitro ,perde la calma tirando un pugno all’imbottitura angolo e prende la squalifica, così da porre fine ad una qualsiasi ipotesi di contestazione e conseguente recupero.

Per la cronaca il fatto era comunque messo all’ordine del giorno di una riunione notturna con tutto il board di GAMMA che stabiliva l’errore del responsabile ufficiali di gara ,il tedesco Michael Wachter , il quale responsabilmente avrebbe poi il giorno dopo fatto un passo indietro per lasciare la posizione al domenicano Tomy Santana suo vice.

Labellarte inarrestabile, si infortuna ma tira avanti .

Nel frattempo secondo match nella stessa giornata per Francesco Labellarte. L’avversario è Ucraino, quindi atleta di casa, ed è sostenuto da un grande tifo. Francesco non si perde d’animo, e conduce il match in modo impeccabile dall’inizio alla fine, conquistando la semi finale. Si infortuna però al braccio destro, tanto da essere portato all’ospedale per controlli approfonditi. Nonostante ciò, vuole essere aiutato a rientrare in pista e a disputare la semifinale del giorno dopo.

E così, aiutato dalla cura dei CTN e del medico di gara, Labellarte riesce tornare sul ring il giorno  dopo. Ancora un atleta  turco tenta di stoppare la sua corsa. Ma anche in questo caso Francesco ce la mette tutta, e nonostante il dolore al braccio sia acuto, domina il match e conquista la finale.

Domen va a podio.

E’ la volta poi della semifinale di Domen Vergles. Il giovane atleta triestino, ha una forza e un fisico che sono unici e spettacolari, ma manca dell’esperienza necessaria a questi livelli. Incontra un atleta della Repubblica Ceca, alto come lui e con caratteristiche molto simili alle sue.  Domen però stavolta è più rigido e mette il match tutto sulla forza invece che sulla tecnica e la tattica. Spende energie enormi, ma non concretizza e alla fine perde ai punti ottenendo però la medaglia di bronzo. Specifichiamo che il suo avversario era sanguinante e se fosse stato riservato lo stesso metro di giudizio di Mehdi il risultato poteva essere inverso. Ma anche qui l’intervento negativo di Wachter sull’arbitro che voleva bloccare il Polacco non consente a Domen di proseguire per la finale.

Le finali.

Arriviamo così alle finali, in lotta per l’oro, con Francesco Labellarte. Il dolore al braccio c’è e comincia a farsi sentire, e anche la stanchezza dei tre match vinti i giorni precedenti. Poi l’avversario della Repubblica Ceca è giovane ma esperto, ha 24 match con 23 vittorie. Francesco non sfigura ma non riesce a dare tutto, e perde ai punti guadagnando l’argento tra gli applausi dei compagni di squadra e degli atleti del torneo , tra i quali quelli del matchmaker di una importante promotion russa e del presidente di WWFC , promotion Ukraina, che notano il nostro azzurro e si ripromettono di invitarlo a prossimi gala pro .

Risultato finale : 1 argento ed un bronzo.

Quindi il bottino finale della nazionale italiana è di un argento con Francesco Labellarte nei 65,8kg e un bronzo nei -93kg con Domen Vergles che ci pone all’ottavo posto tra le nazioni partecipanti.

 Un ottimo risultato per questa prima uscita della nazionale italiana di MMA che non valicava i confini nazionali da due anni causa Covid dalla sfortunata spedizione ai mondiali di Singapore che invece a Kiev rinnova lo stesso risultato già ottenuto nel 2013 sempre a Kiev con una squadra al tempo più rodata.

Ora la nazionale potenziata ulteriormente e integrata con ulteriori forze e’ di partenza per i mondiali di Berlino in programma dal 7 al 11 dicembre 21.

La parola al Presidente.

“Il risultato di questi Europei è molto migliore di quello che possa sembrare – ha dichiarato Carlo Di Blasi – perché dal punto prettamente matematico ci riporta ad una delle nostre migliori nazionali, quella del 2013, che sempre a Kiev otteneva anche in quell’occasione un argento ed un bronzo, ad onor del vero ancora più complicati vista la presenza allora della nazionale Russa che, invece, in questa edizione, per motivi politici non era presente.

Da sottolineare però che in passato le nazionali Fight1 avevano potuto approfittare di più collegiali, di più gare di preparazione e di una direzione tecnica già collaudata.

La nazionale schierata ora è stata una intelligente sintesi di più esperienze perché nata sui risultati del Campionato Unificato di giugno scorso a Sesto San Giovanni che aveva visto più federazioni unirsi a Fight1 per un progetto che ha poi generato l’attuale nazionale. Questo genere di esperimenti non sempre riescono ed invece sono felice di poter dire che l’unione fa la forza perché il risultato è importante.

Lo è ancora di più perché ora, prese le misure, sapremo integrarla, modificarla e prepararla ancora meglio in previsione dei mondiali di Berlino 2021.

Vorrei nell’occasione segnalare che, qualora Medhi avesse avuto modo di continuare il suo match interrotto per un errore arbitrale da come si stava imponendo e dal fatto che il suo avversario è poi stato il vincitore della categoria, mi sento di dire che un’altra medaglia ci stava.

Una parola poi la vorrei spendere per la squadra nel suo insieme: ottima la gestione di gara dei due CTN incaricati Luca Della Rosa e Daniele Scarica che hanno saputo dirigere i ragazzi nella difficoltà di una squadra inizialmente parzialmente a loro sconosciuta ma che poi si è dimostrata unita e vincente.

La medaglia d’oro va anche ai tre ufficiali di gara: Roberto Geri, una colonna ormai dello staff officials di GAMMA, sempre sicuro e deciso sul ring, Francesco Pellegrino veterano dei tornei che andrebbe ancor più valorizzato e infine l’internazionale per antonomasia Gianmario Girasole che per esperienza sui ring europei e per la conoscenza delle lingue straniere è elemento irrinunciabile in ogni trasferta.

Un’ottima base di partenza che con le opportune modifiche potrà sicuramente fare bene ai prossimi appuntamenti internazionali che è già tempo di organizzare”.