QUESTIONE CONI: SI VA AL TAR!

Si è celebrata oggi l’udienza, davanti alle sezioni unite del collegio di garanzia del CONI, in merito alla questione del riconoscimento della savate in seno a F.I.K.B.M.S.. 
Riassumiamo il pregresso: nella corsa al riconoscimento autonomo di Fight 1 da parte del CONI per la disciplina della savate, di cui Fight 1 è il soggetto riconosciuto in esclusiva per l’Italia dalla federazione internazionale di savate, si colloca un lungo iter legale che vede Fight 1 richiedere al CONI di riconoscere il suo buon diritto e intima a F.I.KB.M.S. di eliminare dal suo statuto la dizione in cui si dichiara rappresentare in Italia detta federazione internazionale. 
Fight 1 aveva già richiesto al CONI di mostrare gli atti che hanno portato il CONI a riconoscere lo statuto di F.I.KB.M.S. con conseguente conferma dello status di DSA e ora Fight 1 chiedeva giustizia al collegio di garanzia del CONI. 
Il collegio, con una sentenza le cui motivazioni saranno comunicate in seguito, ha dichiarato le richieste di Fight 1 inammissibili concludendo così l’iter giuridico in ambito CONI. 
“Attendo di commentare la sentenza quando saranno pubblicate le motivazioni – ha dichiarato Carlo Di Blasi presidente di Fight 1 – certo è che è davvero singolare come non siano state valutate le questioni di merito, che sono inoppugnabili e chiaramente a nostro favore, ma presumo siano solo i classici cavilli legali di manzoniana memoria… ciò detto la definizione della questione ora passa al TAR a cui aderiremo con procedura d’urgenza per avere, a brevissimo, riconosciuto il nostro buon diritto e ,a questo punto, anche il risarcimento del danno.
Non ho l’abitudine di mollare e al contrario valuto la grande occasione che ci si apre nell’adire la magistratura ordinaria che può anche valutare e ordinare il risarcimento dei danni, che,  calcolati gli anni di contributi ricevuti dalla nostra controparte e i danni da noi subiti, possono essere anche ingenti. Inoltre, visto il profilo della questione, mi riservo di incontrare anche i nostri penalisti, cosa che avrei volentieri evitato in una questione che da sportiva è ora entrata in ambito più grave ed elevato. 
Mi spiace, ma vi sono obbligato per il riconoscimento della verità: Fight 1 è il soggetto unico riconosciuto in Italia dalla federazione internazionale di savate e non ci saranno sempre cavilli legali a frapporsi tra noi ed il riconoscimento del nostro buon diritto”. 
Conclude così il Presidente di Fight 1 una questione che resta quindi apertissima e che rischia si proseguire in ambiti legali ancora più elevati con conseguenze eventuali pesantissime. 
Intanto tra due settimane Fight 1 invia la nazionale italiana agli europei di savate assalto. 

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