K1 OPEN

Il Successo è on-line!

26 Nazioni all’appello del K1 Open con 86 palestre Italiane accorse dal Trentino alla Sicilia, questi i numeri di un torneo mondiale che ha visto competere alcuni tra i migliori combattenti di K1 del pianeta, ma consiglio la visione del video delle finali sulla pagina Oktagon di Facebook per capire la qualità dei campioni.

Pete “Sugarfoot” Cunningham al K1 open

Presente persino una squadra Canadese e una Americana con a capo il famosissimo campione degli anni 80/90 Pete “Sugarfoot” Cunningham un idolo delle generazioni passate. Uno degli atleti più pagati a quei tempi. Per darvi un’idea venti anni fa Sugarfoot era pagato 100.000 USD a match, circa 90.000 Euro. L’ultimo combattimento lo disputò a Parigi nel 1996 contro Dida Diafat per il titolo mondiale ISKA aggiudicandoselo in diretta su Canal Plus che pagò tutto lo show.

L’ukraina firma con Oktagon. 

Come sempre L’ukraina l’ha fatto da padrone vincendo anche il contratto con Oktagon. Il miglior atleta del torneo è stato decretato dalla campionessa mondiale  Martine Michieletto presente al K1 open,

che ha indicato a Carlo Di Blasi il giovane Igor Khrystosov, Cat-63K, come il più promettente campione del torneo. Francia, Danimarca, Grecia e Mongolia,  seguono con squadroni vincenti.

Le Donne: che sfide!

I match più avvincenti sono stati indubbiamente quelli che hanno visto la super campionessa Sveva Melillo affermarsi contro Andonia Prifti (GR) nei 56 Kg e Carlotta De Checchi vincere nei 60Kg  contro la campionessa uscente del K1 open 2017 e Bellator fighter a Budapest Athina Emorfyadi (GR).

I match sono visibili sulla pagina Facebook di Oktagon nella seconda parte del video .

SAP sponsor ufficiale.

Grande sorpresa e soprattutto  grande riscontro da parte degli addetti ai lavori per la presenza dell’azienda SAP come sponsor unico di K1 Open.

In particolare la richiesta e l’interesse da parte di molti si è incentrata su caschetti e corpetti utilizzati nel corso del torneo. Infatti tali articoli risultano attualmente super competitivi, tanto da andare in esaurimento allo stand SAP già il primo giorno.

Qualità Assoluta: promoters in shopping.

Se i numeri a volte possono dare una indicazione dell’importanza di un torneo in questo caso oltre a questi si è registrato un livello dei match da gala Pro – infatti tra i 4 ring e tre tatami di gara si sono visti promoters, come Armen Petrosyan, o manager come Paolo  Biotti, aggirarsi e prendere nota di atleti di valore da ingaggiare per i propri gala o le proprie scuderie.

Trampolino di lancio. 

Questo torneo infatti come tutte le iniziative di Fight1 sono concepite come trampolino di lancio per le future gare e gala.

Fight1 non lancia proclami assurdi scimmiottando ciò che fanno gli altri. Siamo indubbiamente i più imitati, ma come spesso succede le imitazioni difficilmente reggono il confronto o peggio cadono ancor prima di essere realizzati, troppe volte abbiamo letto di tornei di selezione, mega gala, e produzioni televisive fastose che poi MAI si sono realizzati. 

Fight1 dal 2013 garantisce un percorso duro, ma serio, con alla fine gala e circuiti tra i meglio pagati, ed emergenti. Ieri erano Glory, poi Legend, poi Bellator, oggi il presidente di Fight1 è il presidente di ONE Championship Italia e Giorgio Petrosyan  è il vincitore del torneo da 1 milione di dollari, mentre tutti gli atleti di MMA Italiani possono accedere ai tornei internazionali  GAMMA che sono la porta di accesso a ONE Championship. Insomma la strada è segnata da tempo, nessuna scorciatoia e nessuna imitazione può dare ciò che offre l’originale.

Fight1 Coming Soon.