FIGHT1: RINNOVAMENTO

FIGHT1: RINNOVAMENTO

Nel maggio 2013 a Rimini welness si riunivano i tanti appassionati di ring e gabbia italiani che, delusi dalle loro precedenti esperienze, guardavano ad un futuro sportivo che fosse diverso.

Un futuro in cui poter contare e contarsi per realizzare ciò che altrove non era stato possibile per tanti motivi legati principalmente alle classiche situazioni politiche in cui il merito non è il primo elemento di scelta per i propri dirigenti.

Nasceva così Fight1 con l’entusiasmo e anche qualche ingenuità iniziale dettata proprio dalla grande voglia di fare.

In realtà da subito si era capito che Fight1 sarebbe stata proiettata verso un successo sicuro perché i protagonisti dell’impresa ,che si sono via via andando a riunire sotto la stessa bandiera , erano e sono tutti di primo ordine

Non mi riferisco solo ai dirigenti della prima ora ma anche e soprattutto a quelli che sono poi emersi nel prosieguo degli anni: 5 anni di una vera propria rivoluzione sportiva.

            La rivoluzione annunciata.

Mai nei precedenti anni il ring e la gabbia italiana avevano potuto registrare i successi che si sono susseguiti dal 2013 in poi.

La chiave di volta sono stati i contatti internazionali che si erano interrotti nel passato , in ossequio a una norma che legava ring e gabbia alla sola WAKO PRO, organizzazione superata già allora ed oggi praticamente estinta, rispetto alla più dinamica ISKA che oggi sanziona tutti i circuiti PRO più importanti sia del ring che della gabbia quali: Glory e Bellator.       

E sono proprio queste due promotions quelle che maggiormente hanno aiutato Fight1 a crescere promuovendo i migliori italiani in gala in Italia ed all’estero.

La Muay Thai poi ha trovato spazi enormi per i ragazzi di Fight1 arrivando nei Tornei IFMA a piazzare la prima medaglia d’oro italiana della storia con Martine Michieletto ma anche nella concorrente WMF ben 2 titoli mondiali con Fabio Siciliani e Luca Andreani .

La gabbia poi prima con M1 Global poi con Bellator e ora con ONE garantisce ai fighters di MMA di avere la strada spianata senza troppe attese rispetto alla chimera UFC da tanti desiderata ma che alla fine nessuno in Italia rappresenta per cui senza management straniero non si va da nessuna parte.

Fight1 invece è riuscita a ritagliarsi uno spazio decisivo facendo firmare alcuni contratti importanti ai vincitori dei propri tornei e garantendo ad altri la partecipazione a Bellator Roma: il gala più prestigioso mai realizzato in Italia.

            “Bellator Roma, il nostro capolavoro”

Proprio l’ultimo gala di Fight1 a Roma è stato il segnale di definitiva affermazione di Fight1 in Italia. “ Mai a Roma si era registrato un successo così per gli sport da combattimento.

Se qualcuno ancora poteva dubitare della potenza di Fight1 – dichiara Carlo Di Blasi presidente nazionale e promoter di Oktagon – dopo l’evento di Roma ha dovuto ricredersi.

Fight1 infatti, che ancora non è riconosciuta dal CONI, ha però avuto dal CONI Servizi la sua struttura più spettacolare, il Centrale del Tennis di Roma, e lo ha riempito pur con la  diretta TV di Spike. Siamo riusciti a mettere insieme tutte le migliori scuole di combattimento romane convincendole a iscriversi TUTTE a Fight1 e portandole così a vedere dall’interno qual è la nostra realtà sportiva.

In molti sono rimasti scioccati per la precisione e l’imponenza della nostra organizzazione.

Fight1 non è forse per tutti ma è per i migliori. Si è chiarito che solo nel nostro circuito di gare è possibile garantirsi una carriera vera da PRO e non la semplice consegna di una cintura della vergogna con pochi soldi e ancor meno gloria e merito

Se dobbiamo essere giudicati siano i fatti a parlare per noi : Fight1 oggi è la federazione italiana privata, che senza contributi pubblici fa nelle strutture CONI l’attività promozionale che chi è riconosciuto dal CONI non è in grado di realizzare.”

             La SAVATE: chiave di volta.

Nonostante la querelle con il CONI ,per il riconoscimento autonomo di Fight1,  è lo sport della Savate ed i risultati sportivi delle nostra nazionali di Savate Combat e Savate Assalto a parlare. Grazie a Fight1 l’Italia è al secondo posto dopo la Francia per risultati sportivi nella storica Savate.

E proprio il riconoscimento internazionale di Fight1 da parte della Federation International de Savate che impedisce a FIKBMS di diventare Federazione Sportiva Nazionale e che la costringe a difendersi nei tribunali.

             Una nuova era.

L’assemblea di Roma domenica 15 luglio 2018 ha rinnovato in parte sia la dirigenza nazionale, che lo statuto,  e in seguito il neo consiglio nazionale ha persino rinnovato le cariche regionali.

Alcuni consiglieri erano dimissionari da tempo per divergenze personali e probabilmente perché i loro interessi non coincidevano con la linea espressa dalla maggioranza, poi confermatasi nelle elezioni unanimità.

Fa eccezione il consigliere Andrea Valenti avvocato e responsabile dell’ufficio legale di Fight1 che pur non ricandidandosi resta una pietra miliare per Fight1 e soprattutto per il presidente Di Blasi con il quale ha diretto e dirige la battaglia legale contro FIKBMS.

            Il nuovo consiglio.

L’assemblea all’unanimità ha votato quale presidente Carlo Di Blasi e come consiglieri ha confermato sempre all’unanimità :

  • Marco Franza poi nominato vice presidente nazionale vicario
  • Luca Della Rosa poi nominato vice presidente nazionale
  • Davide Ferretti
  • Giorgio Iannelli
  • Francesco Migliaccio
  • Gianmario Girasole

e votato i neo consiglieri

  • Bruno Botindari
  • Andrea Sagi Carletti.

Il consiglio in riunione plenaria ha nominato i referenti regionali incaricati di gestire e costituire i comitati regionali:

Liguria:                       Gianmario Girasole

Lombardia:                 Marco Verdelli

Emilia Romagna:        Alfonso De Vito

Toscana:                     Luca Della Rosa

Triveneto:                   Guido Marzocchi

Abruzzo:                      Andrea Sagi

Marche:                      Remo Nepi

Molise e Campania:       Francesco Migliaccio

Calabria:                     Paolo Morace

Basilicata e Puglia:        Andrea Presicce e Alessandro Centonze

Sicilia:                         Bruno Botindari

Valle d’Aosta:              Manuel Bethaz

Umbria:                       Nicola Curci

In definizione Sardegna, Lazio, Piemonte.

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