EDITORIALE: PER LA PRIMA VOLTA IL FIGHTING DIVENTA MAINSTREAM!

Amici quello che è successo questo fine settimana ha dell’incredibile.
Gli sport da combattimento erano in onda ovunque, dal digitale all’OTT (streaming), in Italia e nel mondo e quasi ovunque italiani in gara.

Partiamo cronologicamente:
venerdì notte Bellator apre le danze dagli Stati Uniti.
Match bellissimo di Aj MacKee che batte Macapa ma anche cocente sconfitta di Denise Kielholtz per ghigliottina contro Veta Arteaga.
Il gala va in onda in diretta su DAZN e in differita sabato sera su Spike, appena terminato il galattico match di boxe di Joshua sempre su DAZN.
Ma non è finita: nella notte tardissima di sabato sempre DAZN manda in onda UFC dal Brasile dove l’italiano Carlo Pedersoli perde per g&p al primo round.
In tutto questo, sabato pomeriggio, era andato in onda One Championship alle H 17.00 con alcuni match davvero spettacolari, mentre, in prima serata, prima che partissero le trasmissioni di cui sopra, su Sat1 in Germania e in streaming in Italia, vanno in onda i match di Cristian Guiderdone mondiale WKU e di Sara Falchetti, Europeo WKU.
Per la cronaca due match stupendi che i nostri atleti perdono ma con onore e forse anche con qualche dubbio sul verdetto, ma ci sta all’estero.
Nella tarda serata poi chiude l’impresa italiana l’ottimo Enrico Carrara che purtroppo incassa un low kick maligno da Karim Ghajji che gli impedisce di terminare il match mondiale di Marsiglia. Lo show era in diretta in Francia.

MA VI RENDETE CONTO?!
Insomma vedete da soli come improvvisamente gli spazi televisivi dedicati a ring e gabbia si siano moltiplicati e ci hanno incollato a ipad, cellulare e TV per due giorni full time.
Vi rendete conto che da luglio, con la diretta del gala di Roma su Spike, è successo qualcosa anche nel nostro paese?
I media nazionali si sono accorti che i nostri sport fanno audience quando sono in diretta e stanno replicando il meccanismo in Italia.
In sintesi ovunque lo sport è in diretta TV o streaming ed era illogico che non lo fossimo noi con gli sport da combattimento in Italia.

E’ UNA NUOVA GOLDEN ERA.
Quindi ora si apre un’era d’oro per i nostri sport per l’incredibile visibilità che porterà giovani in palestra e sponsor ai nostri promoters.
Solo il pubblico pagante inevitabilmente diminuirà perché le dirette, anche nel calcio, creano minor affluenza in sala con l’aumento dell’audience TV.
Ma sarà questo il nuovo fronte di battaglia: convincere gli sponsor del maggior valore dei nostri gala e finalmente essere pagati bene per la vendita dei diritti TV o OTT (streaming) in diretta.

SPORT OLIMPICI E SPORT PRO.
Pensate a che livello possiamo arrivare oggi grazie alla nostra professionalità, e vi spiego perché.
Il karate, il judo ed il taekwondo sono sport olimpici.
Con tale accezione si intendono sport che saranno alle olimpiadi di Tokyo 2020, eppure, quando potete dire di aver visto in diretta TV un torneo di tali discipline?
E ancora: quali sponsors internazionali hanno questi sport olimpici rispetto a quelli che vediamo su ring e gabbie di One, bellator, UFC e ISKA?
E non solo: quali sponsor sono abbinati ai singoli campioni di karate, taekwondo e judo?
In sintesi, massimo rispetto per queste discipline, che tra l’altro ho praticato e/o promosso nel mio lontano passato, ma sicuramente la vetrina mediatica ogni quattro anni non può bastare per il lancio e l’affermazione di uno sport.
Un esempio per tutti: il curling.
Ricordate le olimpiadi 2006 a Torino?
Bene, l’esposizione televisiva di questo sport fu notevole, ma alla fine delle olimpiadi il sipario è calato nuovamente su questa disciplina.
Diversa questione è quella relativa alla boxe, sport da combattimento principe.
La boxe avendo sia le olimpiadi che i PRO riesce, grazie a questo ultimo settore, a mantenere alta l’attenzione anche negli anni extra olimpiadi.
Perché questa è la formula del successo mediatico: i PRO!
Questi ultimi non possono prescindere dai dilettanti, senza i quali non avremmo bacino di utenza e futuri campioni, ma è grazie ai PRO che si riempiono le palestre.
La sinergia dilettanti-PRO è assolutamente primaria.

E QUINDI?
Quindi amici: che tu sia dilettante o PRO questo sarà il tuo anno, e quelli a venire ancor di più.
Prevedo anche una maggiore concorrenza televisiva futura perché tutte queste grandi organizzazioni mondiali dovranno obbligatoriamente espandere la loro azione nel mondo e acquisire sempre più spazi televisivi portando in tutte le case ed su tutti i “mobile” le immagini dei nostri campioni.
Noi ci siamo e ci saremo, con chi avrà voglia di seguirci, in questo siamo stati i pionieri e continueremo a produrre sport e ad esplorare nuove realtà sportive e territoriali.

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